Mandragora: audizione Campania, origine vegetale avvelenamento – Campania

Mandragora: audizione Campania, origine vegetale avvelenamento – Campania

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Responsabile probabilmente non mandragora ma stramonio


(ANSA) – NAPOLI, 12 OTT – “Dalle analisi compiute è emerso
che sicuramente l’avvelenamento è stato di origine vegetale”. Lo
ha detto il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
del Mezzogiorno, Gennaro Limone, partecipando all’audizione
della commissione Agricoltura della Regione Campania, in merito
ai casi di avvelenamento da mandragora nel Napoletano.
   
“Si è trattato – aggiunge Limone – di una partita di spinaci
contaminati provenienti da Avezzano, probabilmente da una
coltura a campo aperto. Di fronte al verificarsi di questo
allarme, c’è stata un’importante reazione di filiera
istituzionale per isolare la partita, ricostruire la sua catena
distributiva e prevenire ulteriori casi. Ovviamente quanto
avvenuto non compromette, per il futuro, la sicurezza del
prodotto alimentare. Per quanto riguarda il nostro Istituto,
provvederemo a pubblicare sul sito internet le immagini delle
più comuni piante che possano essere responsabili di
avvelenamenti”.
   
“Dall’audizione – ha evidenziato il presidente della commissione
Agricoltura della Regione, Francesco Emilio Borrelli – è emerso
un elemento nuovo ovvero che l’origine della problematica sia
stato probabilmente lo stramonio e non la mandragora. Trovo sia
utile che l’Istituto zooprofilattico pubblichi sul proprio sito
le immagini di questi vegetali velenosi al fine di divulgarne la
conoscenza e tengo a precisare che non c’è alcun problema di
filiera campana, né tantomeno alcuna responsabilità del Centro
agro alimentare. È ingiustificata qualunque psicosi perchè i
prodotti vegetali campani sono sicuri e benefici per la salute e
sarà nostra cura interagire con altre regioni per evitare che in
futuro possano ripetersi questi allarmanti casi”.
   
All’audizione sulla sicurezza agroalimentare sono
intervenuti, tra gli altri, il presidente dell’Osservatorio
Regionale Sicurezza Alimentare, il direttore dell’Orto Botanico
di Napoli, le associazioni dei consumatori della Campania, le
Organizzazioni di categoria, i rappresentanti del Caan, Centro
agroalimentare, di Volla. (ANSA).
   

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